venerdì 12 giugno 2009

Taiwan combatte la crisi con le auto elettriche

Secondo Wu Ming-ji, direttore Generale del locale Dipartimento di Tecnologia Industriale, l’America vorrà almeno un milione di macchine elettriche per il 2015 e la Cina prevede di testare a breve mille macchine elettriche in 10 città differenti. Ormai sono numerosi i Paesi che si sono mossi in questa direzione, è un business gigantesco e senza esitazione Taiwan vuole combattere la crisi con le auto elettriche.

L'isola cinese evidentemente non vuole restare indietro nella corsa all’auto elettrica, il locale ministero degli Affari Economici ha anche annunciato questo mese la creazione di un consorzio per la ricerca industriale nel settore degli electric vehicles (EV), il cui business - stimano in Cina - potrebbe raggiungere 6 miliardi di euro per il 2020.

"Benché Taiwan al momento promuova ed offra solo l'acquisto di motorini elettrici, - ha spiegato Wu - il governo provvederà a breve a incentivare anche le macchine elettriche. La mobilità elettrica sarà presto una realtà in Cina."

L’industria automobilistica potrebbe unire gli sforzi con i settori dell'information tecnhology e dell'elettronica, già fiorenti a Taiwan. L'isola cinese avrà un importante ruolo anche nel mercato mondiale delle auto elettriche?

Taiwan è decisa a combattere la crisi con le auto elettriche: questo è il nuovo Ecooter, avveniristico veicolo elettrico a quattro ruote, presentato questo mese a Taiwan.

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