lunedì 28 febbraio 2011

BMW i, il futuro delle auto elettriche

La rivoluzione dell'auto elettrica continua ad avanzare, sospinta dalla paura di un aumento dei prezzi del petrolio e le pressioni ambientaliste della Cina e dell'Unione europea. L'attuale sviluppo e diffusione di motori diesel efficienti non sembra essere il futuro della mobilità sostenibile.

La scorsa settimana gli annunci da parte di BMW e Rolls Royce, due case automobilistiche molto distanti per valori e cultura dalle auto elettriche, hanno sottolineato il crescente interesse a sviluppare veicoli elettrici in previsione della crescente domanda mondiale.

Rolls-Royce Motor ha sviluppato un prototipo completamente elettrico della sua Phantom, al debutto questa settimana al Salone di Ginevra.

L'amministratore delegato, Torsten Müller-Ötvös, ha definito il progetto una sperimentazione delle tecnologie adatte a motorizzazioni alternative, adatte alla guida di autovetture a motore Rolls-Royce nel futuro.

In questa virtuale partita a poker con gli altri costruttori, BMW ha scelto invece di lanciare un brand distintivo e immediatamente riconoscibile per i suoi veicoli elettrici.


BMW i soddisferà la necessità di una mobilità sostenibile con un prodotto adatto al segmento premium. Con BMW i si inaugura un nuovo concetto di mobilità individuale. Saranno due i modelli sul mercato entro il 2013, la BMW i3 e la i8.

La BMW i3, precedentemente nota come Megacity Vehicle, sarà la prima BMW a trazione esclusivamente elettrica ad essere prodotta in serie e destinata alle aree urbane.

La BMW i8 si basa invece su un'estensione del concetto EfficientDynamics.
La trazione ibrida abbinata al motore termico e alla possibilità di ricaricare la batteria anche dalla presa di corrente, combina le prestazioni di una auto sportiva con il consumo di carburante e le emissioni di una vettura di piccole dimensioni.

Nonostante sia difficile immaginare oggi un utilizzo quotidiano di queste vetture, vista la limitata autonomia, BMW sta dimostrando di credere nel futuro delle auto elettriche.

Secondo i tecnici della casa bavarese, 150 km con un pieno di elettricità sono sufficienti a soddisfare le esigenze dell'80% degli automobilisti. Riuscirà BMW a vincere la sfida più difficile, ovvero coniugare il rispetto dell'ambiente con il piacere di guida e la sportività del suo brand?

3 commenti:

  1. Complimenti per il blog, il tema delle auto elettriche è uno dei focus di Motor Show, che abbiamo trattato dedicando un intero padiglione alla mobilità sostenibile con il progetto "Electric City". E' un tema che riproporremo anche nel 2011, motivo per cui vogliamo prendere contatti con blogger e giornalisti di settore, in vista anche delle iniziative sulle quali vorremo coinvolgervi. Nel caso siate interessati, contattateci pure sul nostro indirizzo Gmail, gestito dalla nostra agenzia di riferimento per il web.
    Grazie della cortese attenzione!

    Lo staff di Motor Show

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  2. La tecnologia non riesce a produrre batterie che garantiscano lunghi percorsi alle auto elettriche.
    Potrebbe essere il caso, quindi, che si utilizzino le auto elettriche per quanto possono dare oggi.
    Vale a dire, l’auto elettrica potrebbe essere utilizzata solo per i brevi tragitti, ad esempio per percorrere 50 – 70 chilometri al giorno, da pendolari o nella città. L’auto potrebbe essere equipaggiata, poi, di un motore a scoppio di scorta di circa 20 cavalli.
    Tale auto elettrica sarebbe utilizzata da numerose persone ( sono molti i pendolari che lavorano sufficientemente vicini alla loro abitazione) come seconda auto, alla stregua di una motocicletta, con qualche confort in più.

    Concepire l’auto elettrica come un veicolo per le brevi distanze comporterebbe i seguenti vantaggi:
    1) Il costo delle batterie sarebbe basso perché si utilizzerebbero batterie comuni fabbricabili da chiunque con pochi investimenti, facilmente riparabili;
    2) L’auto elettrica nel complesso costerebbe poco, perché sarebbe un’auto semplice e spartana, costruibile da molti imprenditori con investimenti non elevati;
    3) Il motore a scoppio di scorta, anch’esso prodotto maturo e di basso prezzo, consente di tornare a casa;
    4) L’auto principale durerebbe di più per il minore utilizzo;
    5) Le numerose batterie da ricaricare potrebbero essere un polmone per attutire gli sbalzi di produzione dell’energia eolica e solare, se si prevedessero prezzi dell’energia variabili in relazione alla produzione;
    6) Nuovi posti di lavoro, anche per i gestori delle colonnine di ricarica.

    Una buona parte degli automobilisti utilizzerebbe l’auto elettrica per la maggior parte delle percorrenze, utilizzando quella tradizionale per i viaggi o per il fine settimana. Il minore costo dell’energia, il minore consumo dell’auto principale e la possibilità di parcheggiare, dovrebbero essere elementi che faranno acquistare un’auto elettrica economica per le brevi percorrenze come seconda o terza auto.

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  3. L'auto elettrica è sicuramente il veicolo del futuro. Infatti, i continui investimenti delle case automobilistiche permettono di avere veicoli sempre più performanti. Ormai i mezzi elettrici odierni hanno raggiunto un'autonomia di 100-150 km e nei prossimi anni di sicuro la situazione migliorerà ulteriormente. Sono sicuro che con il tempo questi mezzi non saranno più relegati solo ad un utilizzo cittadino, ma anche grazie al diffondersi di adeguate infrastrutture per la ricarica veloce diverranno sempre più affidabili e in grado di rispondere ad ogni esigenza dei guidatori.

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